Il modello DDJ-SR di Pioneer è una consolle pensata per chi non vuole lanciarsi direttamente sulla sorella maggiore DDJ-SX ma preferisce qualcosa di più compatto e semplice da utilizzare.
Nella parte anteriore si trovano le connessioni classiche: jack da 2,5 e 3,5 per cuffia con manopola per regolare il volume; interruttore per il reverse del crossfader e manopola per la regolazione della curva; sul lato destro invece il jack del microfono con il volume relativo.
Nella parte posteriore invece c’è la porta USB per il collegamento al PC e per l’alimentazione, l’interruttore per accensione e spegnimento e uscita master con potenziometro.
- Scheda audio Serato integrata.
- Alimentazione di corrente USB: tramite connessione al PC.
- Channel fader: uso di channel fader per controllare i segnali.
Per quanto riguarda invece il software utilizzato, nella confezione troverete il disco di Serato DJ senza alcuna limitazione di utilizzo.
Pioneer DDJ-SR: caratteristiche, recensione, prezzo e offerta
Analizziamo insieme tutti i componenti della Pioneer DDJ-SR per capire cosa aspettarsi da questo prodotto di fascia medio-bassa che riesce però a difendersi bene grazie a delle funzioni classiche con ottima resa.
La consolle si presenta come le più classiche, ovvero dotata di due deck, tuttavia, c’è da aggiungere che tramite due pulsanti appositi è possibile servirsi di altri due deck virtuali, rapidamente identificabili dal cambio di luci LED.
Sul mixer è presente una sezione filtro dedicata con bassi, medi, alti e gain oltre ai tasti di caricamento della traccia, nulla di particolarmente innovativo ma sicuramente funzionale e semplice da utilizzare anche per i neofiti.
Gli effetti disponibili sono tre, regolabili tramite i potenziometri in alto a destra, subito sotto di questi c’è la jog wheel che può essere usata sia in modalità classica facendo pitch bend, oppure selezionando la jog mode con l’apposito pulsante può essere usata in versione scratch con pitch bend alle estremità.
Sotto ogni jog wheel troviamo otto performance pad muniti di LED (monocolore, purtroppo) con punti cue memorizzabili, funzione roll e slicer che mostra le battute sui pad che si illuminano a tempo.
Volendo è possibile accedere ad altre quattro funzioni aggiuntive premendo il nuovo pulsante Pad Plus, che modifica le funzioni dei pad dando accesso a effetti come un cue loop alla pressione del pad, effetto trans, slicer fx e infine campionamenti ripetuti alla pressione del pad.
Sul lato destro dei pad c’è il tasto dedicato all’autoloop e due tasti per selezionare il tempo oltre al loop manuale tramite la pressione combinata con il tasto shift.
Non perfetta
L’unico piccolo difetto riscontrato con questa consolle è che la disposizione dei deck non è speculare ma ricalca lo stile CDJ, ovvero sono appaiati.
Dal punto di vista visivo lascia un po’ a desiderare e non tutti gli utenti sono contenti di questa decisione, tuttavia, per il prezzo a cui è venduta e se consideriamo l’inclusione di Serato DJ che non deve quindi essere acquistato separatamente, non ci si può davvero aspettare di più poiché riesce comunque a garantire funzionalità eccellenti, materiali duraturi e rappresenta quindi un’ottima consolle entry level per tutti quelli che vogliono lanciarsi nel mondo del djing.