Pioneer XDJ-R1 è ormai da un po’ sul mercato ma riesce ancora a convincere grazie a uno stile classico che trasuda professionalità, una caratteristica tipica della casa giapponese Pioneer.
La configurazione è quella classica, ovvero due deck con relative jog wheel particolarmente resistenti e manopole pitch, pulsanti cue e play rigidi che restituiscono un feel di solidità che non guasta mai, soprattutto per chi deve portare la consolle sempre con sé e ha paura di rompere qualcosa.
L’elemento più apprezzato è, come sempre, la possibilità di bypassare completamente il computer durante un dj set e procedere direttamente con il collegamento di una chiavetta USB, nell’apposito slot in alto a sinistra, su cui sono caricate tutte le tracce che volete utilizzare per la serata.
Il collegamento, per chi non volesse sfruttare file tramite porta USB, è comunque realizzabile anche con lettore CD e porta MIDI, selezionabili sempre nella parte in alto a sinistra della console.
Ulteriore possibilità è quella di collegarsi tramite WiFi a uno smartphone, anche dotato di sistema operativo Android per sfruttare le tracce audio salvate su di esso, una soluzione che però i DJ più esperti potrebbero ritenere poco ortodossa.
Pioneer XDJ-R1: caratteristiche, recensione, prezzo e offerta Amazon
Il software utilizzato è Rekordbox, imprescindibile su hardware Pioneer per catalogare tutto il proprio repertorio musicale e averlo a disposizione.
Se però non apprezzi Rekordbox e preferisci che tutto passi da PC, Pioneer XDJ-R1 in questa configurazione può lavorare con Virtual DJ, di cui viene fornita la versione Lite su disco.
I più propensi a lavorare tramite PC o Mac potranno poi acquistare separatamente la versione Pro o puntare su mappature personalizzate di Traktor Pro e Serato.
Il mixer è tra i più classici, a due canali con funzione “vinile” che trasforma le jog wheel in strumenti per lo scratch.
Un po’ deludente la presenza di Sound Color FX con soli quattro effetti: noise, pitch, crush e filter. Inoltre è possibile passare dall’uno all’altro solo sullo stesso deck e regolare unicamente l’intensità dell’effetto ma non il volume generale, una sbadatezza che però si fa sentire dopo qualche utilizzo.
I deck sono invece molto più soddisfacenti, ognuno di essi ha infatti un display su cui è possibile visualizzare i BPM, il pitch e verificare la presenza di auto-cue, il brano in riproduzione e tutte le funzioni di Rekordbox attive.
Gli effetti attivabili dal deck sono invece Trans, Flanger, Echo e Roll, basilari ma comunque ben accetti.
Stile classico e solido
Non esattamente un prodotto innovativo data la presenza sul mercato da svariati anni, tuttavia XDJ-R1 si rivela ancora in grado di reggere il confronto con qualche prodotto più recente, soprattutto per la grande cura nella costruzione e nella scelta dei materiali che Pioneer ha dedicato a questa sua console ex-top di gamma.
Potrebbe essere un po’ troppo complicata da utilizzare per chi vuole lanciarsi nel mondo del djing e sarebbe meglio puntare anche a qualcosa di meno costoso, tuttavia se sei convinto della scelta del tuo hobby e vuoi qualcosa di duraturo che possa darti soddisfazioni con un po’ di impegno, il prodotto Pioneer potrebbe fare per te.